Fondazione Vajont attiva dal 18 ottobre 2003, in concomitanza con le celebrazioni per il 40° anniversario del disastro del 9 ottobre 1963
Costituzione
L’Atto è stato sottoscritto presso il Municipio di Longarone dai Soci Fondatori: Comune di Longarone, Edison Spa, Regione del Veneto, Enel Produzione Spa, rappresentati dal Sindaco di Longarone, dott. Pierluigi De Cesero, dal dott. Giorgio Colombo, dall’Assessore della Regione Veneto, il comm. Floriano Pra e dall’ing. Paolo Tartaglia, indicati dai rispettivi enti o società di appartenenza.
L’Atto viene sottoscritto dai Sindaci di Castellavazzo, Franco Roccon, di Erto e Casso, Luciano Pezzin, di Vajont, Felice Manarin e dal Segretario Comunale di Longarone, dott. Giuseppe Barbera, testimoni della sottoscrizione dell’Atto Costitutivo.
La costituzione della Fondazione Vajont trova la propria genesi nell’accordo transattivo, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale di Longarone con deliberazione n. 37 del 27 maggio 1999 e sottoscritto in data 23 giugno dello stesso anno, tra il Comune di Longarone e la Società Edison Spa, per i danni causati nella catastrofe. Detto accordo prevedeva, infatti, che una cospicua parte del risarcimento fosse destinata ad una Fondazione avente per scopi lo studio dei problemi ecologici della montagna alpina e della zona del Vajont e ogni ricerca utile per la loro più sana e sicura valorizzazione, nei decenni futuri, nel ricordo reso così partecipe e fattivo delle vittime della sciagura, che fu frutto, come i processi e la storia hanno accertato, di miope sfruttamento industriale delle risorse della natura ad opera di Sade e Enel.
Al Comune di Longarone e alla Società Edison si sono aggiunte in qualità di Soci Fondatori, la Regione del Veneto con deliberazione della Giunta Regionale n. 3011 del 10 ottobre 2003, in ottemperanza alla Legge Regionale n. 18 del 3 ottobre 2003 e la Società Enel Produzione Spa.
In data 7 aprile 2004 la Regione del Veneto – Direzione Enti Locali, Deleghe Istituzionali e Controllo Atti – Ufficio Persone Giuridiche – iscrive al n. 246 del Registro regionale delle persone giuridiche di diritto privato, come da decreto n. 28, di pari data, la Fondazione Vajont 9 ottobre 1963 – onlus.
In data 22 settembre 2004 giunge dal Quirinale la comunicazione della concessione alla Fondazione da parte del Presidente della Repubblica del suo Alto Patronato.
Percorso
Il Consiglio di Amministrazione, nella sua prima riunione ha nominato quale Vice Presidente della Fondazione il prof. Gioachino Bratti e quale Direttore Generale (art. 14), Giovanni De Lorenzi. Ha poi, successivamente, nominato il Comitato Scientifico, previsto dall’ art. 12 dello Statuto, composto dall’ing. Lucio Ubertini, designato alla Presidenza del Comitato, dall’ing. Giorgio Angelo Galeati, dall’ing. Paolo Pinamonti e dal dott. Antonino Vicari Sottosanti. Il Revisore dei Conti (art. 13) è stato individuato nella persona del dott. Angelo Pasquale Pioggia di Santa Giustina Bellunese. In data successiva il consigliere regionale del Veneto Dario Bond ha surrogato il cav. Floriano Pra e l’arch. Renato Migotti, invece, il prof. Gioachino Bratti. Nel corso del 2008 l’ing. Gianni Signor è subentrato al prof. Lucio Ubertini alla Presidenza del Comitato Scientifico.
Scopo
Lo studio dei problemi dell’ambiente montano ed in particolare della zona del Vajont;
Effettuare ricerche in materia di difesa e valorizzazione della montagna nazionale alpina, lo studio idrogeologico della montagna e relativi rischi, in particolare della zona del Vajont.
Mantenere vivo attraverso l’organizzazione di attività di ricerca e di studio, nonché con iniziative scientifiche, culturali e promozionali, il ricordo delle vittime della sciagura del 9 ottobre 1963, promuovendo ogni più opportuna iniziativa atta a favorire lo sviluppo sostenibile del territorio nel pieno rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali.
Al fine del conseguimento dello scopo sociale, la Fondazione potrà promuovere e organizzare tutte quelle iniziative scientifiche, culturali, di ricerca, di studio e di promozione nel campo della sicurezza della vita umana e dell’ambiente di montagna, concedendo sovvenzioni, premi e borse di studio e promuovendo la raccolta di fondi di denaro da destinare agli scopi anzidetti.
Stipulare ogni atto o contratto per gestire e finanziare le proprie attività, nonché stipulare convenzioni, con enti pubblici e privati, idonee al raggiungimento degli scopi della Fondazione.
Stipulare convenzioni per l’affidamento in gestione di determinate attività;
Partecipare ad associazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia attinente agli scopi della Fondazione, nonché concorrere alla costituzione degli stessi.
Svolgere, in via accessoria e strumentale al perseguimento degli scopi istituzionali, attività di commercializzazione, anche con riferimento al settore dell’editoria e degli audiovisivi ed a quello degli articoli accessori di pubblicità.
Statuto
Soci
Fondatori
Comune di Longarone | Regione del Veneto |
Enel Produzione SpA | Edison SpA |
Onorari
Comune di Castellavazzo è stato fuso con il Comune di Longarone
Comune di Erto e Casso
Comune di Vajont
CDA
Presidente Roberto Padrin |
Vice Presidente Fabio Coppiardi |
Consigliere Barbara Terenghi |
Consigliere Simone Osta |
Consigliere Marco Campus |
COMITATO SCIENTIFICO (scaduto in fase di rinnovo)
DIRETTORE GENERALE Mauro Carazzai |
Subentrato a Giovanni De Lorenzi il 03/01/2022
REVISORE DEI CONTI Dott. Luciano Agnoli |
Il Consiglio di Amministrazione rinnovato in data 17 novembre 2020, rimarrà in carica sino, all’approvazione del Bilancio Consuntivo 2023. Così il Revisore dei Conti, mentre il Presidente, come previsto dallo Statuto, corrisponde alla figura del Sindaco di Longarone, che ne assume il ruolo con la propria elezione. Il Direttore svolge incarico di collaborazione a tempo determinato. Nessun amministratore percepisce un compenso per l’esercizio della carica, ricoperta, invece, gratuitamente (Statuto – art. 9 ultimo capoverso), mentre il Revisore percepisce un compenso secondo tariffa dell’Ordine.
Sto scrivendo queste righe col cuore stretto dai rimorsi per non avere fatto di più per indurre il popolo di queste terre a ribellarsi alla minacciamortale che ora è diventata una tragica realtà. Oggi tuttavia non si può soltanto piangere. È tempo di imparare qualcosa.
TINA MERLIN – L’UNITÀ